E’ già successo e succederà ancora. Quante volte ti è capitato che qualcuno non riuscisse ad inviare una mail a te, o a un tuo cliente, perché l’antispam di Exchange Server si era accanito contro di lui? Precisamente si tratta del filtro contenuti, o content filter sulle installazioni in inglese. Il problema è che molto spesso la mail è del
Exchange 2010: Ottenere tutti gli indirizzi email dell’organizzazione
Per un cliente sto attivando un servizio di protezione e archiviazione delle mail. In pratica, tutte le mail della sua organizzazione, transiteranno da un mio server esterno, che eseguirà su di esse alcune operazioni, tra cui: Controllo della mail alla ricerca di eventuali virus Controllo della mail per valutare la probabilità che si tratto di spam Se tutto ok, recapito
Exchange 2010: Eccezione durante la chiamata “GetSteppablePipeline” con “1” argomento
Finalmente è venerdì sera! Il weekend è ormai alle porte e a breve uscirò dall’ufficio. E invece no! Ecco l’insidiosa chiamata del tardo pomeriggio. Cliente in panne con la posta elettronica, con un server Small Business Server 2011 e Exchange Server 2010. Hanno problemi di ricezione della posta, che arriva tramite connettore POP3 di SBS. Non l’ho configurato io… Io
Exchange 2010: Deframmentare il database e ridurre lo spazio occupato sul disco
Il database della posta di un server Microsoft Exchange è destinato a crescere con il tempo e l’utilizzo. Quello che i non addetti ai lavori non sospettano è che cancellando dei contenuti questi non liberano spazio sul disco e non fanno diminuire la dimensione del file di database. Supponendo di avere un database di Exchange da 30GB e di eliminare
Exchange 2010: Difendersi dallo spoofing, lo spam che arriva dai nostri indirizzi di posta
In questi giorni si sta abbattendo sulle nostre mailbox un’ondata di spam che utilizza la tecnica del mail spoofing di tipo self-sending. In pratica si tratta di un particolare metodo di spamming dove le mail che riceviamo sembrano provenire da noi stessi o, comunque, da indirizzi di posta interni al nostro dominio. Ad esempio si veda l’immagine allegata: