Premetto che non sono un fan della mail di Libero, quindi oggi ho perso un po’ di tempo per capire il problema.
Una fanciulla mi ha contattato tramite LinkedIn, chiedendomi una mano per un problema con la posta di Libero, che da circa una settimana non era più in grado di ricevere sul cellulare. La cosa strana è che fino alla settimana scorsa, a quanto pare, la posta funzionava regolarmente ed era consultabile da PC e smartphone senza alcun problema.
In pratica ho scoperto (creandomi un account su Libero per fare delle prove, cosa che non avrei mai pensato di dover fare in vita mia ) che Libero ha messo in circolazione un’App dedicata, che prende il nome di Libero Mail e che può essere reperita tramite gli store di Apple e di Android. Tramite questa App è possibile utilizzare il proprio account Libero sul cellulare, indipendentemente dall’operatore telefonico che fornisce la connettività.
Anche se banale, vediamo come installarla e configurarla.
Innanzitutto mi collego allo store (Android, nel mio caso) e cerco l’App Libero Mail
La installo e la eseguo
Seleziono Libero (l’App consente di gestire account di diverso tipo)
Inserisco le credenziali dell’account:
ed ecco che la posta comincia ad arrivare
Spero che l’articolo, seppure molto semplice, possa essere d’aiuto a qualcuno senza che debba perderci troppo tempo.
Anche oggi una fanciulla è salva.
La cosa più importante è che tu abbia salvato una fanciulla, quella invece a…..nte è che tu ti sia registrato a libero…. brrrr
Tornando serio. No, io non uso libero e nessun altro tipo di servizio similare in quanto faccio un utilizzo professionale della posta elettronica. Pertanto a partire dal naming (in ambito professionale ritengo imprescindibile l’utilizzo di un account del tipo: inizialenome.cognome@dominioazienda.ext), sino, soprattutto, alla possibilità di usufruire di un servizio di assistenza dedicato, mai mi sognerei di utilizzare servizi free, siano essi di Libero, Tiscali, Tim ecc. ecc.. Tra l’altro, come tu sai sicuramente Andrea, è già capitato più volte in passato che una mattina si svegli @infinito, @mail.191.it ecc., e ti cambino le carte in tavola! Nella migliore delle ipotesi ti chiedono di sottoscrivere un abbonamento a pagamento, nella peggiore -come peraltro già accaduto- potrebbe arrivare un “simpatico” messaggio del tipo: caro utente dalla fine del mese il nostro servizio chiuderà i battenti per bla bla bla. Morale per un utilizzo ludico o semi ludico, sono tutti bellissimi ed efficacissimi servizi, ma per un utilizzo aziendale, no mai… c’è un limite a tutto!
Libero è il mio campo .. quante ne avrei da raccontare